Quante arie si danno! - Parma
MOSTRE > 2011
Anche per questa edizione di Italia Invita, sono stato invitato - con altri artisti - ad esporre alcuni miei lavori. Seguendo il tema della presente Mostra "Herbarium", un omaggio alla natura e ai materiali naturali ecco allora Quante arie si danno, tre ventole che alla carta, mio materiale di elezione, hanno affiancato la rafia naturale. Un connubio che si è rivelato vincente.
Ecco dunque le mie ventole - preziose e femminili, come dettava il '700! e se fiori esilissimi sbocciano sui fondi a intreccio o tremolano sulla punta di fili di rafia, quale omaggio ai dettami dell'eleganza di allora non possono mancare i fiocchi!
*Alcuni cenni sulle ventole tra Cinquecento e Seicento in Italia*
Sposa di Padova, Friuli et altri luoghi vicini
"... portavano un vetolo finissimo co manico d'argeto dorato..."
[in: Cesare Vecellio, Degli Habiti Antichi, et Moderni di Diuerse Parti del Mondo fatti da Cesare Vecellio & con Discorsi da Lui dichiarati, Venezia 1590]
Moglie di mercante col ventolino
"Le Mogli de Mercanti ricchi di questa Città sogliono ornarsi tanto superbamente, che mostrano poca differenza dalle Nobili. Questo habito è di una di esse, al tempo della State, che si porta il suo ventolino di vari fogliami adorno, co'l suo manico d'auolio, d'argento ouero d'oro."
[in: Giacomo Franco, Habiti delle Donne Venetiane, Venezia 1610]
"A questo punto voglio parlare di una cosa che sebbene possa sembrare una frivolezza a diversi lettori che hanno già viaggiato in Italia [per chi non vi è mai stato] sarà una novità ... I primi ventagli che vidi in Italia, li osservai in questo tratto tra Pizzighettone e Cremona; ma dopo vidi che erano comunemente usati in molti paesi d'Italia ... li portano sia gli uomini che le donne del paese per rinfrescarsi nella stagione della calma facendosi vento [sono] cose molto eleganti e graziose; infatti consistono d'un pezzo di carta dipinta e d'un piccolo manico di legno; la carta che è incollata in cima al manico è ornata ... da entrambi i lati ... con scene amorose che invitano al gioco d'amore [o con] versi d'amore o bei motti in italiano; oppure vedute di qualche notevole città italiana con una breve descrizione di essa.
Questi ventagli hanno un prezzo minimo [anche i più belli]"
[in: Thomas Coryat, Crudezza. Viaggi in Francia e in Italia. 1608
(cito da Ventagli italiani, Mode, Costume, Arte, Venezia 1990 - catalogo di mostra)]